giovedì 7 luglio 2011

pensierino del giorno-07/07/2011

la storia è questa: il simpatico signor albert kesselring era il comandante in capo delle forze armate di occupazione tedesche in italia dopo l'8 settembre. nel 1947 fu condannato a morte per crimini di guerra (ma dai?), pena che fu commutata nel carcere a vita. tuttavia, nel 1952, a causa delle sue gravi condizioni di salute (non così gravi visto che purtroppo ha tirato avanti per altri 8 anni) fu rimesso in libertà. questo nostro gioviale amico ebbe la bontà di rendere una dichiarazione nella quale sosteneva di non avere rimorsi e anzi, gli italiani avrebbero dovuto erigergli un monumento. se dio esistesse/fosse esistito, quello era il momento buono di manifestarsi tramite fulmine, invece niente del genere accadde.
in italia piero calamandrei, uno dei padri della repubblica con tutte le maiuscole del caso, rispose da par suo con una celebre epigrafe che è incisa su una lapide "ad ignominia", affissa nel comune di cuneo caput mundi come imperitura protesta per la scarcerazione del buon albert.
di seguito, il contenuto della lapide:


Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati
Più duro d’ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA.

tutto questo semplicemente per spiegarvi la seguente battuta che si trova su spinoza.it: Berlusconi: “Gli italiani devono farci un monumento”. Lo avrai, camerata Silvio.

1 commento:

  1. e infatti non avevo capito una benemerita minchia della battuta! la tua cultura come sempre è abbagliante camerata abba

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